Nel contesto della guerra in Ucraina, Amazon ha annunciato di aver interrotto le consegne di prodotti a Russia e Bielorussia: i cittadini russi e bielorussi non possono più accedere al servizio di streaming Prime Video, che si unisce al blocco avviato da Netflix.
I divieti riguardano anche Amazon Web Services. L’azienda non accetta più nuovi clienti dalla Russia e dalla Bielorussia per i suoi servizi cloud.
Amazon afferma inoltre che non venderà più “New World” in Russia, l’unico gioco che la società vende direttamente in quel paese.
“A differenza di altri fornitori di tecnologia, Amazon non ha data center, infrastrutture o uffici in Russia e non fa affari con il governo russo”, ha affermato la società statunitense in una nota.
Amazon afferma inoltre di aver donato fino ad ora 5 milioni di dollari alle persone colpite dalla guerra e continua a raddoppiare le donazioni dei propri dipendenti, con oltre 10.000 donazioni finora effettuate.
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