Dove il calcio non lo raggiunge, al Atletico la fede viene a lui. I rojiblancos hanno superato la partita nello sconto in un match senza brillantezza, con tanti nervi e con qualche errore difensivo che ritraggono il momento di gioco di entrambi gli equipaggiamenti. Simeone ha capito bene con il caos tattico che ha proposto già nel secondo tempo Bordolas è stato difficile per lui riportare la sua squadra con così tanto gioco da giocare.
Oggi, nell’ambito delle celebrazioni per il 75° anniversario del cambio di nome del club, rendiamo omaggio ai soci che sono stati interrotti per 75 anni. Grazie mille per la tua fedeltà! ⁇
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– Atletico Madrid (@Atleti) 22 gennaio 2022
Sono stati misurati in esso Metropolitana delle squadre cariche di emergenze. Lui Atletico, in uno stato di panico difensivo e con bassa autostima. Lui Valenzano con un elenco di vittime monumentale e più incertezza che fede. Ecco perché l’inizio è stato il classico di una partita tra due squadre che evitavano ogni avvicinamento alla propria area. Ma il centrocampo di Bordolas Ha pressato forte e questo è stato grazie alla sua linea difensiva, che non aveva lavoro. E con quell’atteggiamento, due arrivi dal Valencia hanno finito per seppellire un Atlético con la mascella di vetro.
Difesa imbarazzante
Il primo contro quello Guedes cambiato fascia e Musah realizzato un profitto ritraendo a Vrsaljko con un palleggio dentro e un colpo avvitato al calcio del bastone di Oblak. Brocca d’acqua dopo 24 minuti. Ma il colpo letale è stato nella penultima giocata di questo primo tempo, con un pallone che i difensori dei rojiblancos non sono riusciti a respingere né sopra né sotto. La palla trapela tra i due centri e Ugo Duro ha segnato il secondo. Due gol che ritraggono calciatori e suscitano sospetti in uno spogliatoio che va alla deriva Simeone non è in grado di reindirizzare. L’Atlético è orribile, il Valencia è molto serio.
Il secondo tempo sembrava una voglia e non posso dall’Atletico, dove Simeone Stavo guardando la lavagna con schemi diversi e modifiche simili Filippo poro Joao Felix. Una decisione che ha suonato amaramente, che ha applaudito il portoghese, che non è che avesse giocato una partita di rilievo. Passano i minuti e il Valencia si trova a suo agio davanti a un avversario più volenteroso che pericoloso. Fino a quando un angolo è stato difeso in modo disastroso dai valenciani e Cuneo ha finito da solo nella piccola area in porta.
❤️ Pura passione rojiblanca 🤍
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Lui Valenzano si era allontanato troppo nella sua zona e la fede atletica lo ha invitato a pensare a un miracolo più legato all’atteggiamento che al calcio. I minuti passavano e l’ansia locale aumentava. Suarez ha sprecato un’altra possibilità e l’atletica si è convertita Filippo nella sua migliore risorsa sopra. Quelli di Bordolas si fidavano di tutto per difendersi e non generavano nulla, nemmeno incertezza. E quella cattiveria lo punì severamente con due gol in sconto. Nella prima una palla in cui Jaume non ha preso una palla che ha finito per rivettarsi Correa al goal e pareggiando la festa. Il terzo, e decisivo, un ostacolo in cui un brutto tiro da Cuneo finito con Bellissimo avvincente alla rete. Quello che il calcio non gli ha dato, gli è stata data la volontà e quella spinta che gli impedisce di mollare. Una partita pazzesca che il Valencia ha regalato e ha saputo sfruttare l’Atlético.
SCHEDA: ATLETICA 3- VALENCIA 2
Atletico: Oblak (5); Vrsaljko (3), Giménez (5), Hermoso (5), Lodi (4); Carrasco (7), De Paul (3), Koke (4), Lemar (4); Joao Félix (5), Luis Suarez (3). Tecnico: Simeone (4). Modifiche: Cinturino (6) di Lodi (m.46). Cunha (6) di Lemar (m.57), Felipe (5) di Joao Félix (m.57), Herrera (6) di Vrsaljko (m.60), Serrano di Carrasco (m.95)
Valenzano: Giacomo (4); Thierry (5), Alederete (6), Diakhaby (4), Lato (5); Foulquier (6), Carlos Soler (7), Guillamón (8), Musah (7); Guedes (6), Duro (7). Tecnico: Bordolas (6). Modifiche: Koba (4) per Alderete (m.52), Cristian (5) per Lato (m.70), Vázquez (5) per Thierry (m.71), Maxi (5) per Hugo Duro (m.71) , Razzico (sc) di Musah (m.87)
Obiettivi: 0-1, Musah (m.24); 0-2, Hugo Duro (m.44); 1-2, Cunha (m.63); 2-2, Correa (m.90); 3-2, Bella (m.92)
Arbitro: Diaz de Mera. Giallo a Koke, Thierry, Hermoso, Foulquier, Musah, Guillamón, Lato, Luis Suárez, Jaume, Herrera,